I computer quantistici cambieranno le modalità operative di molti settori industriali e il loro impatto influenzerà la nostra società sotto ogni aspetto. Non sappiamo quando accadrà, ma è solo questione di tempo, considerato che i governi e le aziende stanno contribuendo allo sviluppo quantistico con decine di miliardi di dollari. I computer quantistici potranno risolvere problemi complessi in modo più rapido e preciso dei computer tradizionali, dando vita a nuove scoperte e ad approcci innovativi in vari settori (leggi le nostre previsioni sull'impatto della quantistica per settore qui). Tuttavia, i computer quantistici potrebbero decodificare molti degli attuali algoritmi di crittografia su cui si basa la Digital Trust. Per questo, stiamo esaminando i possibili impatti del quantum computing sulla sicurezza di varie interazioni quotidiane di aziende e individui, in una serie di post sul blog.
La finanza quantistica, ossia l'applicazione della meccanica quantistica alla finanza e all'economia, offre enormi possibilità al settore grazie alla capacità dei computer quantistici di risolvere problemi più complessi rispetto ai computer classici, con grandi benefici in termini di ottimizzazione e previsione, e di riduzione dei rischi.
Tuttavia, il quantum computing è un'arma a doppio taglio per il settore finanziario perché costituisce anche una potenziale minaccia per i sistemi crittografici tradizionali usati dagli istituti bancari per la sicurezza delle transazioni. In risposta, è stata sviluppata una crittografia resistente al quantum computing per proteggere le transazioni finanziarie. È bene che gli istituti finanziari si preparino subito a implementare soluzioni sicure dal punto di vista quantistico, per mantenere la fiducia degli utenti verso l'ingente quantità di transazioni e dati gestiti dal settore finanziario. Aumentare la Digital Trust aumenta infatti la fiducia nel brand.
Da un lato, i computer quantistici possono rivoluzionare l'industria finanziaria ed essere anche utilizzati per prevedere i futuri crolli finanziari. Infatti, secondo uno studio di Mckinsey, la finanza può beneficiare di numerose applicazioni del quantum computing e sarà probabilmente uno dei primi settori a trarne vantaggio. Le banche e le istituzioni finanziarie ricorrono già oggi a calcoli complessi per capire e prevedere i mercati, ma i computer quantistici possono risolvere problemi più complessi e in minor tempo.
Nel settore finanziario, i computer quantistici consentiranno di effettuare calcoli sul mercato azionario che finora sono stati troppo numerosi e random per essere analizzati. Inoltre, nel campo dei calcoli dei prestiti e dei portafogli, i computer quantistici promettono più precisione nelle valutazioni del credito, rendendo possibili decisioni di prestito più informate. I computer quantistici possono anche aiutare a rilevare le frodi in modo più preciso, facendo risparmiare alle banche milioni di dollari: secondo le stime attuali, infatti, gli istituti finanziari perdono tra i 10 e i 40 miliardi di dollari all'anno a causa di frodi e di una cattiva gestione dei dati.
Secondo IBM, i computer quantistici potrebbero portare vantaggi al settore finanziario in queste applicazioni:
I computer quantistici non riusciranno tuttavia a prevedere i trend finanziari con assoluta precisione. Ma rispetto ai computer classici, avranno il vantaggio di poter migliorare il portafoglio, la gestione del rischio, il pricing degli asset e altro.
Alcuni istituti finanziari hanno iniziato a operare nel campo del quantum computing: Goldman Sachs ha stretto una partnership con AWS, HSBC e IBM per studiare l'uso dei quanti per il pricing dei derivati e l'ottimizzazione del portafoglio. JPMorgan ha testato l'applicazione di soluzioni quantistiche per l'ottimizzazione e la gestione del rischio. Inoltre, le banche più grandi stanno pianificando come proteggersi da futuri attacchi quantistici.
Al momento però la maggior parte degli istituti finanziari non ha implementato la finanza quantistica perché i computer quantistici non sono ancora di fatto disponibili, si trovano più che altro nei laboratori di ricerca e non sono ancora diffusi nel mondo finanziario. In ogni caso, con il progredire del quantum computing, si pensa che la finanza quantistica avrà un ruolo più significativo nel rivoluzionare la modellazione finanziaria, l'analisi e i processi decisionali.
L'aspetto che preoccupa dei computer quantistici riguarda la facilità con cui potrebbero decodificare gli algoritmi crittografici usati oggi dalle banche per proteggere i dati finanziari. Di fatto, ogni banca che usa i tradizionali algoritmi di crittografia a chiave pubblica potrebbe essere vittima di una violazione di dati non appena esisterà un computer quantistico crittograficamente rilevante. Le banche sono già un obiettivo importante per i criminali informatici attratti dalla mole di dati di cui dispongono. Infatti, le società di servizi finanziari presentano un rischio di attacchi informatici 300 volte maggiore rispetto alle altre aziende e nel 2022 hanno registrato un incremento degli attacchi del 63%.
La buona notizia è che il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha una bozza degli standard per i nuovi algoritmi di crittografia a sicurezza quantistica e gli standard finali sono attesi per l'inizio del prossimo anno.
Ma gli istituti finanziari non devono tardare nel proteggersi dagli attacchi quantistici, perché potrebbero essere già esposti ad attacchi di computer quantistici secondo la procedura nota come "harvest now, decrypt later". In pratica, i criminali informatici compromettono oggi i sistemi per raccogliere dati crittografati con l'intenzione di decifrarli in seguito, quando saranno disponibili i computer quantistici. Ecco perché gli istituti finanziari dovrebbero effettuare subito il passaggio alla crittografia sicura del punto di vista quantistico. La Casa Bianca ha esortato le aziende ad avviare la transizione e le indicazioni del NIST e dell'NSA sono già disponibili, quindi non c'è motivo di rimandare la migrazione.
La transizione si articolerà in due fasi: l'inventario di tutti gli asset crittografici e il raggiungimento dell'agilità crittografica tramite l'automazione e la gestione centralizzate per poter aggiornare rapidamente la crittografia.
I clienti DigiCert che investono in agilità crittografica hanno implementato DigiCert® Trust Lifecycle Manager, che fornisce una soluzione completa per scoprire, gestire e automatizzare la Digital Trust in tutta l'organizzazione. Questa soluzione ridefinisce le operazioni integrando una gestione dei certificati agnostica dalle CA per la Digital Trust pubblica e privata, in modo da offrire visibilità e controllo centralizzati, prevenire le interruzioni dell'attività e proteggere identità e accessi.
In sintesi, è indispensabile che le società finanziarie rafforzino in modo proattivo le proprie difese. Non si tratta solo di una questione di conformità, ma di un passo fondamentale per salvaguardare la fiducia. È giunto il momento di prepararci al mondo post-quantistico. Le aziende possono adottare misure proattive catalogando i propri asset crittografici, dando priorità a quelli che richiedono fiducia e sicurezza a lungo termine e studiando l'integrazione di algoritmi di crittografia post-quantistica (PQC) per difendersi dalle future minacce quantistiche. Per ulteriori indicazioni su come prepararsi alla transizione alla crittografia quantistica, consulta questo blog.
Per ulteriori informazioni su cosa possono fare gli istituti finanziari per aumentare la cultura della sicurezza e della Digital Trust, visita https://www.digicert.com/campaigns/banking-security-and-digital-trust.